Reiki e Pranoterapia

"Il fatto che Reiki e Pranoterapia prevedano l’imposizione delle mani causa spesso confusione.

Diventare pranoterapeuti, infatti, presuppone il dono di avere intorno a sé un campo di energia di cui disporre. Se il pranoterapeuta possiede un campo molto forte rischia di sovraccaricarsi e di doversi scaricare, se invece il suo campo è debole, ogni  volta che trasmette l’energia rischia di restarne carente e di provare fiacchezza.

Nel reiki, invece, il terapeuta è un semplice canale attraverso cui passa non la propria energia ma quella che circola nell’universo, praticamente infinita non rischia di sentirsi spossato dopo la seduta, perché non si priva di niente di suo al contrario l’energia, fluendo attraverso il suo canale, lo rinvigorisce e lo ricarica. Inoltre, nel reiki entrambe le mani trasmettono energia, mentre nella pranoterapia è solo la mano destra a farlo, la sinistra riceve l’energia.

Perciò un pranoterapeuta sensibile può assorbire, senza rendersene conto, il disagio del paziente Invece il terapeuta reiki fa solo fluire l’energia verso il ricevente e non assorbe nulla da questo. Infine, il pranoterapeuta tratta solo la parte malata, mentre il terapeuta reiki tratta l’intera persona."

Tratto da “REIKI” di G. Lomazzi -  ediz. Vallardi.